Come scegliere un Menù servito per un Ricevimento Nozze
Durante ogni Ricevimento ci sono diverse fasi: quella iniziale di accoglienza, una fase di antipasto, che può essere servita a tavola o disposta a buffet, un corpo centrale composto da primi e secondi, ed una parte finale per il dessert anche questa servita a tavola o disposta a buffet.
Nel corpo centrale, il placè, si vanno a scegliere portate di diversa natura, che spesso incontrano i gusti dei commensali. Per alcuni rimane scontato analizzare il proprio parterre di ospiti e fare delle considerazioni, per altri meno, per cui si ci trova sempre difronte ad una carta con primi e secondi e si va in difficoltà per capire come soddisfare al meglio i propri ospiti.
Il primo consiglio prevede l’analisi delle materie prime stagionali. Potrebbe sembrare difficile ma bisogna semplicemente cercare il connubio di elementi freschi; il secondo consiglio è l’accostamento di due primi piatti. Bisogna infatti valutare di portare a tavola un primo più particolare ed uno più tradizionale. Con il primo piatto che si usa in ingresso si tende a stupire, con il secondo a metter tutti d’accordo.
Altra nota importante riguarda la diatriba tra linea di pesce e linea di carne. È statisticamente provato che la scelta ricade per lo più su una linea di carne, perché si pensa soddisfi maggiormente il palato di un numero elevato di ospiti, ma va anche detto che un taglio di carne cucinato male non porterà a ricevere feedback positivi.
Quello che è consigliabile fare nel caso di indecisioni è portare a tavola è un mix tra terra e mare, giocando tra sapori, avete così la possibilità di servire un primo di terra, uno di mare ed un secondo di conseguenza.
Ma il mio consiglio è sempre quello di percorrere un‘unica linea che dia la possibilità agli ospiti di non avere al palato confusione di sapori.
Per coloro che non avessero piacere nel degustare quella linea si può scegliere un menu alternativo altrettanto importante senza deludere nessuno.
Sicuramente vi chiederete, ma non sono poche tre portate? La risposta sincera è NO.
Tre portate fanno si che l’ospite, dopo un cospicuo aperitivo, tra un bicchiere di bollicine e una tartarre, non si appesantisca e prosegua il suo percorso gastronomico con i dolci, perché a quelli nessuno può rinunciare!
Lo stereotipo del pranzo nunziale che deve durare 5 ore è ormai superato! Anni di esperienza ci fanno dire che l’ospite ama profondamente il matrimonio dinamico e ha l’incubo di dover trascorrere la giornata seduto a mangiare!
Nota importantissima, assicuratevi sempre che i vostri ospiti con intolleranze alimentari o con piani alimentari differenziati abbiamo il loro menù dedicato, ma di questo ne parleremo più avanti.
Riassumendo per scegliere un menù adatto al proprio matrimonio bisogna:
- conoscere il proprio parterre di ospiti
- scegliere dei piatti con ingredienti stagionali
- selezionare una linea di cucina tra terra e mare oppure scegliere il giusto compromesso che li faccia accostare
- selezionare un piatto che stupisce accompagnato da uno più tradizionale che soddisfi tutti
- equilibrare il quantitativo di portare per non saziare troppo il commensale
Se questo articolo ti è stato utile, vuoi maggiori informazioni perchè stai muovendo i primi passi nell’organizzazione del tuo evento puoi contattarci, saremo ben lieti di aiutarti in questo magnifico percorso.
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